martedì 21 luglio 2015

venerdì 10 luglio 2015

Walkthrough








Due "brevetti": Clorofilla System & Baobab Reserve



Clorofilla system

L’immensa copertura del Fair Trade Market (area 1202 mq) si ispira ad una foresta urbana ed è composta da diverse decine di filamenti che intrecciandosi e sovrapponendosi creano l’effetto di un sottobosco illuminato dai fasci di luce solari filtrati dalle fronde degli alberi. La tessitura di queste linee genera alternanze di luci e ombre, vuoti e pieni, dando vita ad un elemento scultoreo che rimanda ad opere di Land-art.

La base dei filamenti della copertura è composta da un cemento autopulente che integra la proprietà “i.active BIODYNAMIC” con principio attivo TX Active brevettato da Italcementi. A contatto con la luce del sole, il principio presente nel materiale consente di “catturare” alcuni inquinanti presenti nell’aria trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog. La malta prevede l’utilizzo per l’80% di aggregati riciclati, in parte provenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, che conferiscono una brillanza superiore ai cementi bianchi tradizionali. Superiorimente, invece, a contatto diretto con la luce solare, la struttura cementizia ospita pannelli fotovoltaici integrati.
FAI è l'acronimo di Fotovoltaico architettonicamente integrato, corrispondente in lingua italiana all'acronimo inglese BIPV che significa Building Integrated Photo Voltaic. Il FAI racchiude l'insieme delle tecnologie fotovoltaiche studiate per essere applicate agli edifici come parte integrante dell'involucro edilizio.


BAOBAB reserve system

I tre elementi di sostegno della copertura del Fair Trade Market hanno  lo stesso linguaggio simbolico della stessa, così come per quest’ultima si è voluto riconfigurare gli effetti di un intreccio di rami e fogliame, per gli elementi che la sorreggono le fisionomie sono similari a quelle di alberi dal grande fusto. L’esigenza e la prerogativa di sviluppare una struttura che non fosse inserita passivamente nel sistema programmatico ed architettonico del progetto ha portato al riflettere su come donare funzione tecnologicamente attiva oltre che linguistica a questi tre grandi elementi. Nasce così il sistema BAOBAB, sistema di raccolta delle acque piovane, che si ispira alla caratteristica tipica dei Baobab, specie alborea africana appartente alla famiglia delle Adansonie. I Baobab sono alberi caducifogli con grandi tronchi, che raggiungono altezze tra i 5 e i 25 m (eccezionalmente 30 m); il diametro del tronco può raggiungere i 7 m (eccezionalmente 11 m). Sono famosi per la loro capacità d'immagazzinamento d'acqua all'interno del tronco rigonfio, che riesce a contenere fino a 120.000 litri d'acqua per resistere alle dure condizioni di siccità di alcune regioni.

Questi 3 grandi silos hanno diametro variabile dai 2.00 ai 0.90 metri per un altezza fissa a 21,3 metri. Ognuno di questi ha una capacità massima di 4323,9 litri.
Il serbatoio è connesso alla base con un depuratore ed una pompa che immette l’acqua nel sistema del FTM, mentre in sommità un sistema di gronde disposte in falsi piani convoglia l’acqua della copertura nel “tronco”.









mercoledì 24 giugno 2015

PRE - ESAME

Il progetto per l'aerea del mercato del venerdì (TC20) è un coacervo di insidie legate all'approccio progettuale, l'area è molto vasta e situata in un luogo che offre, seppur in modo scarso, due utilità alla popolazione. Mercato il venerdì, parcheggio il resto della settimana, l'area sembra "stressata" dall'alternarsi delle due attività; ciò significa non avere un logistica della mobilitazione costante e soprattutto non sollecitare in modo permanente la possibilità di usufruire di un'area così vasta per inglobare periodicamente le attività commerciali.

Definito come sia importante per i cittadini instaurare in una nuova architettura, una programmazione delle funzioni che siano, oltre che ovviamente utili, soprattutto equosolidali e preposti alla logica progressivista del "fair trade market"; la progettazione architettonica ha iniziato il suo percorso.



Stretta fra le due testate preesistenti degli edifici di Moretti, nasce la convinzione che si debba erigere secondo le direttrici delle architetture adiacenti, una grande copertura sospesa. Questo elemento non vuole essere un esercizio di virtuosismo formale; la copertura definisce una coerenza contestuale e sottopone un insieme di edifici distinti che rappresenteranno le vere architetture del sistema. La copertura è da sempre l'elemento simbolico che contraddistingue la funzione dei mercati, è distinguibile da lontano, è l'elemento che circoscrive una pluralità, che è l'equazione cardine di un economia che non monopolizza la ricchezza ed il potere. La pluralità per un mercato è l'essenza caratteristica anche del territorio, dei suoi prodotti e delle sue variegate fisionomie. 

Frammentare una singolarità per ottenere diverse funzioni legate da un sistema distributivo interno significa donare all'area una distribuzione cara a quella fieristica tipo. 
Cardo e decumano sono i profili distributivi che hanno il compito di condurre da una parte il fruitore del mercato all'interno dei suoi percorsi secondari, dall'altra di garantire ai cittadini la piena permeabilità dell'area e dell'architettura, che si pone come ponte tra due aree urbane distinte e quindi da mantenere in connessione.

Architettura però oltre che concettualizzare una proposta ideologica, sottende soprattutto alle leggi materiali della tettonica e della stereometria.
Tre grandi volumi accolgono le funzioni principali del mercato, sono elementi di notevole dimensione, ma si distinguono tra loro per altezza e ampiezza, sono elementi regolari e pensati per essere trasparenti e cingere l'ossatura opaca di nuclei organici ed espressivamente dinamici.
Ogni piano dei tre volumi è agganciato a questo cuore duro e materico che costituisce la traccia delle logistica distributiva verticale, ma può essere anche il luogo dove sorgono alcune funzioni base.



























martedì 2 giugno 2015

Presentazione n°1




La presentazione del progetto mira a fornire le prime indicazioni su quali debbano essere i caratteri generali del progetto dal punto di vista formale. Il progetto per l'aerea del mercato del venerdì (TC20) è un coacervo di insidie legate all'approccio progettuale, l'area è molto vasta e situata in un luogo che offre, seppur in modo scarso, due utilità alla popolazione. Mercato il venerdì, parcheggio il resto della settimana, l'area sembra "stressata" dall'alternarsi delle due attività; ciò significa non avere un logistica della mobilitazione costante e soprattutto non sollecitare in modo permanente la possibilità di usufruire di un'area così vasta per inglobare periodicamente le attività commerciali.

Definito come sia importante per i cittadini instaurare in una nuova architettura, una programmazione delle funzioni che siano, oltre che ovviamente utili, soprattutto equosolidali e preposti alla logica progressivista del "fair trade market"; la progettazione architettonica ha iniziato il suo percorso.



Stretta fra le due testate preesistenti degli edifici di Moretti, nasce la convinzione che si debba erigere secondo le direttrici delle architetture adiacenti, una grande copertura sospesa. Questo elemento non vuole essere un esercizio di virtuosismo formale; la copertura definisce una coerenza contestuale e sottopone un insieme di edifici distinti che rappresenteranno le vere architetture del sistema. La copertura è da sempre l'elemento simbolico che contraddistingue la funzione dei mercati, è distinguibile da lontano, è l'elemento che circoscrive una pluralità, che è l'equazione cardine di un economia che non monopolizza la ricchezza ed il potere. La pluralità per un mercato è l'essenza caratteristica anche del territorio, dei suoi prodotti e delle sue variegate fisionomie. 

Frammentare una singolarità per ottenere diverse funzioni legate da un sistema distributivo interno significa donare all'area una distribuzione cara a quella fieristica tipo. 
Cardo e decumano sono i profili distributivi che hanno il compito di condurre da una parte il fruitore del mercato all'interno dei suoi percorsi secondari, dall'altra di garantire ai cittadini la piena permeabilità dell'area e dell'architettura, che si pone come ponte tra due aree urbane distinte e quindi da mantenere in connessione.

Architettura però oltre che concettualizzare una proposta ideologica, sottende soprattutto alle leggi materiali della tettonica e della stereometria.
Tre grandi volumi accolgono le funzioni principali del mercato, sono elementi di notevole dimensione, ma si distinguono tra loro per altezza e ampiezza, sono elementi regolari e pensati per essere trasparenti e cingere l'ossatura opaca di nuclei organici ed espressivamente dinamici.
Ogni piano dei tre volumi è agganciato a questo cuore duro e materico che costituisce la traccia delle logistica distributiva verticale, ma può essere anche il luogo dove sorgono alcune funzioni base.